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mercoledì 9 gennaio 2013

QUANDO UN POPOLO CAMMINA.

Tutti i grandi italiani,i piu' grandi italiani,hanno avuta questa ansiosa inquietudine della razza nata in una terra feconda e sottile,le cui rive chiamavano alla navigazione e le cui montagne chiamavano alle scalate.Tutti hanno osato quel che gli altri non osavano,staccarsi dai brevi limitari della casa paterna,partire,cercare,camminare.Un popolo fatto di uomini in marcia,è un popolo destinato a comandare.E quello italiano è un  popolo che cammina,con maggiori o minori fortune,da trenta secoli e non si fermerà mai.
E ha camminato Giulio Cesare,e ha camminato Dante,e ha camminato S.Francesco,e ha camminato Marco Polo,e ha camminato Napoleone,e ha camminato Garibaldi.
Tutti grandi italiani che hanno lasciate le loro traccie per il mondo,tanto che il mondo pare piccolo al loro instancabile procedere;e nella storia di nessun altro paese tu troverai nomi di uomini che abbiano,con ugual potenza,si chiamassero Cesare o Colombo,Napoleone o Garibaldi,portato le armi e la passione,la forza e l'intelligenza di una razza ai limiti estremi della terra e ,non contenti di quella conosciuta,anche al di la',dove ancora piede umano non aveva segnato la sua impronta.
Non a caso,dunque l'Italia ha la forma di uno stivale,ed è bene che tu te lo rammenti.
Ti ricorderà,questa forma bizzarra,che gli italiani sono nati per camminare e che le vie del mondo sono di chi le sa percorrere.

                                                                                                                    ORIO VERGANI.

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