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giovedì 27 giugno 2013

AEREO CLICK.

FOTOGRAFIA TRATTA DA -IL NOTIZIARIO- 31 MAGGIO 2013 

Approfondendo osservazione
e zoomando posizione,
credo aver raggiunto
enigma soluzione.

Qui forse nasce "psicodramma"
in alto al centro nel fotogramma,
strane aree definite e simmetriche
alle villette son perimetriche !

Mi fermo a pensare e ....fremo
forse è crop circles alieno,
sono atterrati anche a Mombello
e han lasciato a terra impronte di carrello.

Ma migliorando la definizione
resto deluso dalle umane persone,
altro che segnali di alieno passaggio
a me sembrano opere di giardinaggio !

Stai a vedere che inizio della questione
è causata da foto ad alta definizione,
e "furbetti" sicuri di non essere avvistati
da AEREO CLICK sono stati sputtanati !!!!

Chissà chi abita lì
e chi gli è "vicino",
ma a quelli di via Sabotino
han fotografato abusivo giardino.


                                                          CONTROPENDENZA.

ABIO e ARIO

Oh.....Abio
giornalista senza pari,
confessalo tu :
ma quante ne spari ?

Di notizie;
è chiaro e s'intende,
imparzialità
ancora s'attende !

Oh.....Abio
allievo di Ario,
sembrar come lui
non è necessario.

Perché non sempre
si deve sperare
d'eguagliare "maestro"
e lui superare!

Oh......Abio
al servizio della città,
non smettere mai di cercarla :
" tua libertà!".

P.S.
INVECE DI FAR APPARIR VITTIMA
IL POLITICO CICLISTA,
ESORTALO A PEDALARE
ADESSO CHE E' IN PISTA !!!!


                                                                          CONTROPENDENZA.

lunedì 24 giugno 2013

MAGISTER SCIMUS



Magister scimus quia verax es,
et viam Dei in veritate doces.
Beàti quorum immaculàta est via,
qui àmbulant in lege Dòmini.
Magister scimus, Alleluia...
Beàti qui obsèrvant praescrìpta eius,
toto corde quaerunt eum.
Qui non faciunt iniquitàtem,
sed àmbulant in viis eius.
Magister scimus, Alleluia...
Magister scimus, Alleluia...
Magister scimus, Alleluia... 

martedì 18 giugno 2013

IL TRAM DELEGATO.


           IL TRAM DELEGATO
           CON TONO PICCATO
           DIFENDE IL BINARIO
           PERCHE' NECESSARIO.

           E UN PO' PREOCCUPATO
           LOCAL PENDOLARE,
          ATTENDE SVILUPPI
          PER SUO TRASPORTARE.

          " SIGNOR DELEGATO
          QUASI CI SIAM,
          MA OSTACOLO ORA
          PARE MARAN !"

          SANTI SUBITO
          E POLITICI DEL GRANDUCATO DI MILAN,
          DATEVI UNA MOSSA
          O LIMBIATE SI ATTACCHERA' AL TRAM !!

                         CONTROPENDENZA.

domenica 16 giugno 2013

PROEMIO (Gerusalemme liberata).

Le mura di Gerusalemme, miniatura veneziana del XIV sec.
Padova, Biblioteca del Seminario.

                      1
Canto l'arme pietose e 'l capitano
che 'l gran sepolcro liberò di Cristo :
molto egli oprò co 'l senno e con la mano,
molto soffrì nel glorioso acquisto :
e in van l'Inferno vi s'oppose, e in vano
s'armò d'Asia e di Libia il popol misto ;
il Ciel gli dié favore, e sotto ai santi
segni ridusse i suoi compagni erranti.

                      2
O Musa, tu che di caduchi allori
non circondi la fronte in Elicona,
ma su nel cielo in fra i beati cori
hai di stelle immortali aurea corona,
tu spira al petto mio celesti ardori,
tu rischiara il mio canto, e tu perdona
s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte
d'altri diletti, che de' tuoi, le carte.

                      3
Sai che là corre il mondo, ove più versi
di sue dolcezze il lusinghier Parnaso;
e che 'l vero condito in molli versi,
i più schivi allettando ha persuaso:
così a l'egro fanciul porgiamo aspersi
di soavi licor gli orli del vaso:
succhi amari ingannato intanto ei beve,
e da l'inganno suo vita riceve.

                       4
Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli
al furor di fortuna e guidi in porto
me peregrino errante, e fra gli scogli
e fra l'onde agitato e quasi absorto,
queste mie carte in lieta fronte accogli,
che quasi in vòto a te sacrate i' porto.
Forse un dì fia che la presàga penna
osi scriver di te quel ch'or n'accenna.

                                                           (da Gerusalemme liberata, canto I )

domenica 9 giugno 2013

"DIAVOLO ROSSO"

(Giovanni Gerbi 1885-1954)
Quelle bambine bionde
con quegli anellini alle orecchie
tutte spose che partoriranno
uomini grossi come alberi
che quando cercherai di convincerli
allora lo vedi che, sono proprio di legno

Diavolo rosso dimentica la strada
vieni qui con noi a bere un'aranciata
contro luce tutto il tempo se ne va ...

Guarda le notti più alte
di questo nord-ovest bardato di stelle
e le piste dei carri gelate
come gli sguardi dei francesi
un valzer di vento e di paglia
la morte contadina
che risale le risaie
e fa il verso delle rane
e tutto ha
arriva sulle aie bianche
come le falciatrici di raccolto

Voci dal sole altre voci,
da questa campagna altri abissi di luci
e di terra e di anima niente
più che il cavallo e il chinino
e voci e bisbigli d'albergo:
amanti di pianura
regine di corriere e paracarri
la loro, la loro discrezione antica
è acqua e miele ...

Diavolo rosso dimentica la strada
vieni qui con noi a bere un'aranciata
contro luce tutto il tempo se ne va ...

Girano le lucciole
nei cerchi della notte ...
questo buio sa di fieno e di lontano
e la canzone forse sa di ratafià ...

                                                        DIAVOLO ROSSO di Paolo Conte.

venerdì 7 giugno 2013

INCOERENZA TOTALE DELL' EX SOLIDALE......(2° EPISODIO).




E' andato più a sinistra
e non per una svista,
incoerenza è sua peculiarità
e quindi cambia posizione ogni volta che gli va !

Verità è che soggetto in questione
non ha chiara sua collocazione,
chissà se per puro opportunismo
o politico equilibrismo.

Confuso e disorientato
messaggio del suo "navigatore" si è incantato:
- GIRA A SINISTRA - GIRA A SINISTRA -
   RIGIRA A SINISTRA - GIUSTA E' LA PISTA !!!

E il nostro interessato
dal messaggio ipnotizzato,
sterzo a sinistra ha bloccato
e su se stesso più volte ha rigirato.

Ecco quindi svelato
il problema di chi si è spostato,
a furia di girar su se stesso
equilibrio personale ha sconnesso.

Infine "capogruppo"
non sia dispiaciuto,
poiché è un successo
averlo perduto !!!

P.S.
forse trattasi di subliminal messaggio
forse trattasi di stessa confusione,
ma in fondo all'articolo
anche fidanzata ha cambiato cognome !!!

                                                                       CONTROPENDENZA

mercoledì 5 giugno 2013

SCRIBI E FARISEI.........( due millenni dopo a Limbiate).

Carlo Crivelli, S.Matteo apostolo,
predella del Polittico di Sant'Emidio,
1473,  Ascoli Piceno, Duomo.
Allora Gesù si rivolse alla folla e ai discepoli dicendo:"Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi  e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti di onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbi" dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare "rabbi", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà, sarà abbassato; e chi si abbasserà, sarà innalzato.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.

Guai a voi scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.

Guai a voi , guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro?
E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e  per Colui che l'abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'aneto e del cumino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre all'interno sono pieni di rapina e d' intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti, e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri! Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare alla condanna della Geenna?

Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più finchè non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".


                                                                                          (Matteo cap.23,  1-39)  

domenica 2 giugno 2013

FRANCESCO BARACCA.



Il 19 Giugno volgeva al tramonto, le truppe dell'arciduca erano dilagate sul Montello e i nostri battaglioni di assalto, pugnale brunito e fiamme nere, tornavano e ritornavano al contrattacco;
un tempestoso risucchio di uomini e di ferro spumeggiava sangue sui fianchi del monte che ardeva tutto come uno spaventoso braciere.
Francesco Baracca, aliando nel cielo della battaglia, vedeva nereggianti masse nemiche straripare dal Piave come un'inondazione incessante; vedeva i nostri manipoli battersi con disperato valore uno contro cento, laceri, insanguinati, indomiti, terribili; vedeva le nostre bandiere vacillare sui flutti della pugna; e la marea nemica, sommergendo avanzi di compagnie e di uomini, ruderi di trincea e resti di cannone, saliva, saliva. Il monte sembrava vinto e la battaglia perduta.... Francesco Baracca sentì che bisognava ripiantare la bandiera sulla cima, che occorreva un alfiere per chiamare i superstiti a raccolta ed un tamburino che battesse l'ultima carica.
Discese volteggiando rasente le trincee, sentì i riverberi del braciere ardere le ali e  il volto, scaricò tutti i colpi della sua mitragliatrice sulle truppe austriache avanzanti; i rombi di motori e le scariche sembravano un cupo rullo guerriero che richiamasse i vivi e i morti nell'ultimo assalto, l'ala tricolore appariva come un immenso vessillo issato da un alfiere invisibile sui marosi della pugna.
Un gigante si batteva solo contro una moltitudine di pigmei, seminando lo sterminio d'intorno, ma uno strale avvelenato lo colse; l'alcione si abbattè con l'ala spezzata sulle zolle sanguigne e la materna terra tremò di spasimo ricevendolo morente.
Francesco Baracca risaliva al cielo con le fiamme della sua carne; la sua giovinezza era come un incenso in un braciere; tutte le stelle del suo petto eroico tornavano ai firmamenti; tutto l'azzurro delle sue vittorie riappariva nella luce della sera; le ali ripiegate e ardenti sembravano un tripode votivo al sommo di una scala sacra; e sui fianchi del monte tutti i lumi della battaglia parvero immense torce portate da una moltitudine di fedeli sui gradini di un tempio...


                                                                                                          Carlo Delcroix.

(Francesco Baracca ottenne la prima vittoria nell' Aprile 1916 nel cielo di Medeuzza.
Abbattè in totale 40 aerei avversari.
Precipitò nel Giugno 1918 durante la battaglia del Solstizio sul Montello, colpito da una pallottola di fucile sparata da terra durante il mitragliamento a bassa quota delle trincee austriache.)