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domenica 2 giugno 2013

FRANCESCO BARACCA.



Il 19 Giugno volgeva al tramonto, le truppe dell'arciduca erano dilagate sul Montello e i nostri battaglioni di assalto, pugnale brunito e fiamme nere, tornavano e ritornavano al contrattacco;
un tempestoso risucchio di uomini e di ferro spumeggiava sangue sui fianchi del monte che ardeva tutto come uno spaventoso braciere.
Francesco Baracca, aliando nel cielo della battaglia, vedeva nereggianti masse nemiche straripare dal Piave come un'inondazione incessante; vedeva i nostri manipoli battersi con disperato valore uno contro cento, laceri, insanguinati, indomiti, terribili; vedeva le nostre bandiere vacillare sui flutti della pugna; e la marea nemica, sommergendo avanzi di compagnie e di uomini, ruderi di trincea e resti di cannone, saliva, saliva. Il monte sembrava vinto e la battaglia perduta.... Francesco Baracca sentì che bisognava ripiantare la bandiera sulla cima, che occorreva un alfiere per chiamare i superstiti a raccolta ed un tamburino che battesse l'ultima carica.
Discese volteggiando rasente le trincee, sentì i riverberi del braciere ardere le ali e  il volto, scaricò tutti i colpi della sua mitragliatrice sulle truppe austriache avanzanti; i rombi di motori e le scariche sembravano un cupo rullo guerriero che richiamasse i vivi e i morti nell'ultimo assalto, l'ala tricolore appariva come un immenso vessillo issato da un alfiere invisibile sui marosi della pugna.
Un gigante si batteva solo contro una moltitudine di pigmei, seminando lo sterminio d'intorno, ma uno strale avvelenato lo colse; l'alcione si abbattè con l'ala spezzata sulle zolle sanguigne e la materna terra tremò di spasimo ricevendolo morente.
Francesco Baracca risaliva al cielo con le fiamme della sua carne; la sua giovinezza era come un incenso in un braciere; tutte le stelle del suo petto eroico tornavano ai firmamenti; tutto l'azzurro delle sue vittorie riappariva nella luce della sera; le ali ripiegate e ardenti sembravano un tripode votivo al sommo di una scala sacra; e sui fianchi del monte tutti i lumi della battaglia parvero immense torce portate da una moltitudine di fedeli sui gradini di un tempio...


                                                                                                          Carlo Delcroix.

(Francesco Baracca ottenne la prima vittoria nell' Aprile 1916 nel cielo di Medeuzza.
Abbattè in totale 40 aerei avversari.
Precipitò nel Giugno 1918 durante la battaglia del Solstizio sul Montello, colpito da una pallottola di fucile sparata da terra durante il mitragliamento a bassa quota delle trincee austriache.)
   

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