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giovedì 28 novembre 2013

IL GENIO DELLA "LAMPADINA"



Questa la scrivo alle quattro di mattina
e la dedico tutta al genio della lampadina.
Forse da piccolo, offeso da Babbo Natale
per i regali richiesti che non riuscì a trovare,
fece promessa e questione legò al dito
fino all'altra sera quando dire l'han sentito:
"ancora luminarie, ma di cosa stiamo a parlare,
non servono a niente nel periodo di Natale.
Se volete l'illuminazione
mettete le luci sul balcone
e una volta per tutte
chiudiamo la questione".
 
E allora caro Babbo Natale
i cittadini una richiesta ti devono fare,
quest'anno lascia al genio un sacco di carbone
non sotto l'albero...ma sul balcone!
 
CONTROPENDENZA.


mercoledì 27 novembre 2013

...solo GRAZIE ...


Cittadini meritevoli
che risolvono questioni spiacevoli,
e fan bella la nostra Limbiate
alla faccia di voi che amministrate.

DUBBI PER LORO ?
... ALTRO CHE APE D'ORO!



                        CONTROPENDENZA.

LA PAZZIA DI ORLANDO

 

132
Afflitto e stanco al fin cade ne l'erba,
e ficca gli occhi al cielo, e non fa motto.
Senza cibo e dormir così si serba,
che 'l sole esce tre volte e torna sotto.
Di crescer non cessò la pena acerba,
che fuor del senno al fin l'ebbe condotto.
Il quarto dì, da gran furor commosso,
e maglie e piastre si stracciò di dosso.
 
133
Qui riman l'elmo, e là riman lo scudo,
lontan gli arnesi, e più lontan l'usbergo:
l'arme sue tutte, insomma vi concludo,
avean pel bosco differente albergo.
E poi si squarciò i panni, e mostrò ignudo
l'ispido ventre e tutto l'petto e l' tergo;
e cominciò la gran follia, sì orrenda,
che de la più non sarà mai ch'intenda.
 
134
In tanta rabbia, in tanto furor venne,
che rimase offuscato in ogni senso.
Di tor la spada in man non gli sovvenne;
che fatte avria mirabil cose, penso.
Ma né quella, né scure, né bipenne,
era bisogno al suo vigore immenso.
Quivi fe' ben de le sue prove eccelse,
ch'un alto pino al primo crollo svelse:
 
135
e svelse dopo il primo altri parecchi,
come fosser finocchi, ebuli o aneti;
e fe' il simil di querce e d'olmi vecchi,
di faggi e d'orni e d'illici e d'abeti.
Quel ch'un uccellator che s'apparecchi
il campo mondo fa, per por le reti,
dei giunchi e de le stoppie e de l'urtiche,
facea de cerri e d'altre piante antiche.
 
136
I pastor che sentito hanno il fracasso,
lasciando il gregge sparso alla foresta,
chi di qua, chi di là, tutti a granpasso
vi vengono a veder che cosa è questa.
Ma son giunto a quel segno il qual s'io passo
vi potria la mia istoria esser molesta;
ed io la vò più tosto diferire,
che v'abbia per lunghezza a fastidire.
 
( Orlando Furioso, canto XXIII )  

sabato 16 novembre 2013

RISO BIANCO E MELE COTTE



Siccome sono Sindaco e Dottore
ho a cuore la salute del cittadino elettore,
quindi all'inceneritore voto SI...SI...SI
insieme a "solidali", "sinistri partecipatori" e PD !!!

Se a Limbiate d' inquinamento dobbiamo parlare
ditemi voi da dove iniziare:
sul territorio NO INCENERITORE e niente vasche
ma parchi nelle cave e soldi nelle tasche.

Noi promuoviamo "la difesa dell'ambiente"
nel programmatico discorso davanti alla gente;
"benessere della comunità" si registra ...
nel programma del centrosinistra .

Coerenti e per amor di verità
noi votiamo per tutta la città,
abbandonando elettori e "affini"
e del benessere stabiliamo i confini.

Io sono il Sindaco Dottore
e tutelo la salute del cittadino elettore,
quindi riso bianco e mele cotte
e di chi abita a Desio ...  CHISENEFOTTE !!!


                                                                         CONTROPENDENZA 

mercoledì 13 novembre 2013

PER GIUSEPPE VERDI


 
 
... la melodia suprema della Patria
in un immenso coro
di popoli salì verso il defunto.
Infinita dal Brennero al Peloro
e dal Cimino al Catria,
accompagnò nei cieli il figlio assunto.
E colui, che congiunto
in terra avea con la virtù de' suoni
tutti gli spiriti per la santa guerra,
pur li congiunse in terra
col suo silenzio funerale, e proni
li fece innanzi ai troni
ed ai vetusti altari
ove l'Italia fu regina e iddia.
E profonde eran l'orme
impresse dal suo piè nella materna
zolla, profonde al pari delle antiche;
e l'alte sue fatiche
erano intese ad una gioia eterna;
e come l'onda l'alterna
dei mari fu il suo canto
intorno al mondo, per le genti umane.
E noi, nell'ardor santo,
ci nutrimmo di lui come del pane.
Ci nutrimmo di lui come dell'aria
libera ed infinita
cui dà la terra tutti i suoi sapori.
La bellezza e la forza di sua vita,
che parve solitaria,
furon come su noi cieli canori.
Egli trasse i suoi cori
dall'imo gorgo dell'ansante folla.
Diede una voce alle speranze e ai lutti.
Pianse ed amò per tutti.
 
 
Gabriele D'Annunzio.

sabato 2 novembre 2013

IL SUPERASSESSORE

 
 
 
A Limbiate da poche ore
e son già super-eroe,
territorio, professionisti e loro patemi:
adesso risolvo i vostri problemi.
 
Ora che son qui
vi sistemo il PGT,
e se mi date un po di tempo
aggiusto i PIANI D'INTERVENTO.
 
Della situazione ho visione allargata
e per i dettagli chiederò a Pellegatta,
ma delle particolarità poco importa:
"devo resuscitare la città morta" !! 
 
Superassessore dal sindaco raccomandato
ma non da quello di questo mandato,
io sono l'architetto errante
chiamatemi pure "SUPERFERRANTE".
 
 
                                                                      CONTROPENDENZA