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giovedì 28 marzo 2013

"CAMPIONATI REGIONALI"



Premessa:     forse è d'intralcio,
                     ma voglio veder se prossime righe
                     verran visualizzate più di quelle
                     del "FANTACALCIO".



"CAMPIONATI REGIONALI".

Con ironia e senza oltraggio
vi presento il 4-con del brianzol canottaggio,
che nonostante le offerte a S.Gennaro
non ha vinto poltrona ed è rimasto al palo.
Per dedizione a migliorar posizione di capo equipaggio,
alla fine han capito che apparenza era miraggio
e al "loro", tra i pretendenti d'elettoral passaggio,
remo tra i denti come assaggio.
Vincitor leghista del campionato
attributi del nome gli ha mostrato,
e, a cadrega in tribuna
"lo scortato" ha relegato.

REMA .....REMA.....REMA
VOGA .....VOGA .....VOGA
attenti a non affondare
perchè sott'acqua c'è il Trota .....

4-con del canottaggio regionale
talento nel vogare lascia a desiderare,
e comunque.............
Buona Pasqua,
anche se non siete gli Abbagnale !!


                                                                         CONTROPENDENZA

FALCE DI LUNA CALANTE



O falce di luna calante,
che brilli su l'acque deserte,
o falce d'argento, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giu'!
Aneliti lievi di foglie
di fiori di frutti dal bosco
esalano al mare: non canto, non grido,
non suono pel vasto silenzio va.
Oppresso d'amor, di piacere,
il popol dei vivi s'addorme....  .
O falce calante, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore  qua giu'!

                                                                 Gabriele D'Annunzio.

martedì 26 marzo 2013

L'ALTRO COMITATO




Comitato della scuola
che per mesi hai fatto spola,
tra riunioni nei palazzi
discussioni ed imbarazzi
per proteggere istituzione
da politica pressione;
della scuola comitato
mi vuoi dir che fine hai fatto ?
Problemi forse son risolti,
o cambio di piega  e nuovi risvolti ?
Ricordo i precedenti:
trasporto, accorpamenti,
difender dipendenti.
Ma se vogliamo giovamento
bisogna rinnovare
qualita' d'insegnamento.
Non è un sogno,
ma per futuro dei figli
un bisogno!
La scuola è di tutti patrimonio essenziale
e se non ho torto
membri del comitato vi esorto:
"servono interventi
mirati agli studenti".
E allora ti sprono
a far del tuo meglio,
oh comitato......
attendo primaveril risveglio!

P.S.
per concludere odierna missione
permettetemi provocazione:
a bidel sindacalista
allergico all'us di sua mano,
gli si riferisca che vertebre di vetro
non le soffiano neanche a Murano !!

                                                                     CONTROPENDENZA

venerdì 22 marzo 2013

ERA GIA' L'ORA.

Era già l'ora che volge il disio
ai naviganti, e intenerisce il core
lo dì c'han detto ai dolci amici addio,
e che lo novo peregrin d'amore
punge, se ode squilla di lontano,
che paia il giorno pianger che si more.

                                                              DANTE ALIGHIERI.

giovedì 21 marzo 2013

ERMETICA ECOLOGICA



CENTAURO AUTOMOBILISTA NON DISPERARE,
SE BUCHI SULL'ASFALTO CRATERI POSSONO SEMBRARE !
TRATTASI DI FORMA D'ARTE
E SEI INVITATO A FAR TUA PARTE :
IN QUELLI DI DIMENSIONI ECCEZIONALI ,
PIANTINE DESTINATE AI PALI
PUOI TRAPIANTARE !
ECOLOGICA CONCLUSIONE DI POLITICA EROSIONE.

                                                                                  
                                                                                                       CONTROPENDENZA.

martedì 19 marzo 2013

IL DOTTORE SENZA STUDIO.

(Se brami essere sano in questo mondo, osserva ciò che segue insin in fondo)

Alla carne poni freno,
mangia poco e bevi meno.

Cibo caldo non bollente,
e ben trito sotto il dente.

Indigesto non mangiare,
ch'è mortale il continuare.

Mangia quel che la natura
ti addimanda con premura.

Siano i frutti stagionati,
che son buoni e delicati.

Ma non mai in abbondanza,
perchè dan poca sostanza.

Del melone, di uva e fico
sempre fu Galeno amico :

gli altri frutti che gustava,
cotti sempre li mangiava.

L'erba cruda non è buona
per nutrire ogni persona.

Onde il troppo e la frequenza
fan restare di vita senza.

Schiva l'aria di finestra
come colpo di balestra.

Anche il raggio della luna
suol portar triste sfortuna.

Quando è notte non uscire,
ma per tempo va a dormire.

Non però col cibo in gola,
ma frammezzi un'ora sola.

Pesce e carne non gustare,
nè con pesce ova mischiare.

Balbi e rane mai di maggio
perchè fan tristo potaggio.

Sempre il liquido alla prima,
e il più sodo resti in cima.

E si dia pronto l'egresso
all'orina ed al secesso.

SE TI SENTI ALQUANTO SANO,
STA DAL MEDICO LONTANO.

CHE GIOVAR TI PUO' NON POCO
L'ASTINENZA A TEMPO E LOCO.

sabato 16 marzo 2013

PIANIFICAZIONE DELL'ATTACCO (Mougong)

Sunzi disse:
<< In operazioni di guerra è meglio mantenere intatto uno stato piuttosto che portarlo alla rovina; è meglio mantenere intatto un esercito piuttosto che distruggerlo, e lo stesso vale per un lù*, per una
"centuria" e per un drappello di cinque unità.
Il meglio del meglio non è vincere 100 battaglie su 100, ma bensì sottomettere il nemico senza combattere. La suprema arte militare consiste nell'insidiare le altrui strategie; a cio' seguono, nell'ordine, la rottura delle altrui alleanze e l'attacco diretto all'esercito.
La peggior politica è assediare le città: un metodo da applicare solo in mancanza di alternative.
La realizzazione di scudi di copertura e carri coperti per il trasporto delle truppe e la preparazione delle varie armi richiedono almeno tre mesi, e un ugual lasso di tempo è necessario per elevare i terrapieni. Se il comandante non sa vincere la sua impazienza e ammassa le truppe come formiche, mandera' a morte un terzo dei soldati senza prendere la città. Questa è la calamità insita negli assedi, ed è per tale ragione che un abile generale cerca di sottomettere i nemici senza combattere, di catturare le città senza assalirle direttamente e di conquistare uno stato in tempi non lunghi.
Se si lotta per il Tianxia*, bisogna cercare di mantenerlo integro; in tal modo l'esercito non incontrerà difficoltà e i vantaggi saranno completi.
E' questa l'arte dell'attacco pianificato.
Vi sono poi delle regole per impiegare l'esercito:
- se si è dieci volte superiori in numero, si accerchi il nemico.
- se si è cinque volte superiori, lo si attacchi con violenza.
- se si ha il doppio delle forze, si cerchi di dividerlo.
- se si è di pari forza, si può attaccare battaglia.
- se si è in inferiorità numerica, ci si può ritirare.
- se la sproporzione è netta, si cerchi di evitarlo; chi ha poche forze è infatti preda di chi ne ha molte.
Il generale è il protettore dello stato. Se la protezione è onnicomprensiva, lo stato non potrà che essere forte, se è insufficiente, lo stato non potrà che essere debole.
Tre sono i modi in cui un capo può danneggiare l'esercito:
ignorare che esso non può avanzare e ordinare l'avanzata, oppure ignorare che non può ritirarsi e ordinare la ritirata; in tal caso si parla di "intralcio all'esercito". Condurre i tre eserciti senza conoscerne le condizioni; ciò, infatti, angustia le milizie. Mettersi a capo dei tre eserciti ignorando l'arte di comandarli, ciò rende i soldati dubbiosi. Se le truppe sono angustiate e dubbiose, i problemi creati dai feudatari vicini giungeranno al culmine.
Da qui il detto: " un esercito confuso conduce all'altrui vittoria ".
Cinque sono invece le vie che portano a conoscere il successo:
- sapere quando si può o non si può combattere.
- sapersi avvalere sia di forze numerose che di forze esigue.
- saper infondere uguali propositi nei superiori e negli inferiori.
- attendere con prudenza le altrui imprudenze.
- avere generali capaci e un sovrano che non interferisce.
Questi cinque punti costituiscono il Dao di chi conosce il successo.
Si dice infatti: " conoscendo gli altri e conoscendo se stessi in cento battaglie non si correranno rischi;
non conoscendo gli altri, ma conoscendo se stessi, una volta si vincerà e una volta si perderà;
non conoscendo nè gli altri nè se stessi, si sarà inevitabilmente in pericolo ad ogni scontro">>.

( L'ARTE DELLA GUERRA, Sun Tzu )

giovedì 14 marzo 2013

SOLO E PENSOSO

Solo e pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi e lenti,
e gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio uman l'arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti;
perchè ne gli atti d'alegrezza spenti
di fuor si legge com' io dentro avampi:

sì ch' io mi credo omai che monti e piagge
e fiumi e selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch' è celata altrui.

Ma pur sì aspre vie nè sì selvagge
cercar non so ch' Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co llui.

                                                                         (da Canzoniere, Petrarca)

CANTICO DI FRATE SOLE (Laudes creaturarum).



Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue sò le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mì Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual'è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
da te, Altissimo, porta significatione.
Laudato sì, mì Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato sì, mì Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato sì, mì Signore, per sor' aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato sì, mì Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato sì, mì Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostegno infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke'l sosterranno in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato sì, mì Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le sue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no'l farrà male.

Laudate e benedicete mì Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.

                                                                               
                                                                                 (da Poeti del Duecento )

mercoledì 13 marzo 2013

5000



Grazie a tutti gli esploratori della rete in ITALIA, STATI UNITI,
SVIZZERA, GERMANIA, REGNO UNITO, UCRAINA, CILE,
SPAGNA, ROMANIA, VENEZUELA.

Run to 10.000 !!!

BALLATA DEGLI INSACCATI



O penduli salami,cotechini
di Bologna, soavi mortadelle
con il grasso che cola a fior di pelle!
Profumati biroldi,salamini,
sopressate stupende, O vaghe, o buone
salsicce che pendete come liane!
O rosee, vaghissime collane!
E tu, maestosissimo zampone
di Modena, sei noto in tutto il mondo:
sotto il tuo grave pondo
si arrendono i ghiottoni inpenitenti
di tutti i continenti.
Salve, o zampone! Salve, o bei prosciutti
dai vividi colori dell'aurora.
Salve, vi dico ancora
o italici salumi
dai divini profumi.......
A voi salve, o salumi beneamati,
e a quei maiali dei vostri antenati.


                                                                 (I segreti dell'antica pergola)

martedì 12 marzo 2013

C'ERA UNA VOLTA IL POST-IT



Non conviene andar per quartieri
se disattesi son desideri,
di cittadini che ha chiesto perche'
riempiendo post-it di quel che non c'è.

Ma secondo round è stato promesso
per mostrare a distanza eventuale progresso,
e il popolo chiede di intervenire
perchè si è confuso e non riesce a capire!

"State tranquilli e non disperate
  siate contenti poichè "PARTECIPATE"!

E se vi sembra che non è abbastanza
prometto laboratorio di "comunita'",
per imparare a far castelli di carta
con post-it in quantità.

Ma di laboratori a cittadin importa sega
se son fatti per "CONSENSO"
e dei bisogni....
chi se ne frega.......

Tutti vogliam sapere
URBANISTI di Politecnico qualità,
che fine hanno fatto
con preziosa collezione di GIALLA verità ????

Dove sono finiti nessuno lo sa'
ma son stati così bravi.............
che quasi quasi........................
UNO dei due l'assumiamo và............... !!!???

                                                                                 CONTROPENDENZA

domenica 10 marzo 2013

SENZA VERGOGNA..............epilogo.

"Non è successo niente
  non è fatto grave,
  c'è stato un quiproquo
  cose che possono capitare!".
  Una incomprensione
  una svista anche banale,
  è andata così
  che ci volete fare!

  Che ci volete fare? Che ci volete fare?

Attenzione, perchè risposte che fanno rima con fare,
a milioni ne posso dare,
ma siccome quasi tutte sono imprecazioni
ho deciso di tacere e non continuar questioni.

Fate quel che volete
comprese pessime figure,
da trasparenza siam folgorati
e zebedei ormai son fracassati.

Niente opposto di tutto
tutto finisce in niente:
"resisti Limbiate",
più prima che poi
cambiera' "gente".

In conclusione
anche senza ammissione,
dopo azione così confusa
sarebbe bastato chiedere scusa!!!!!!!!!

                                                                      CONTROPENDENZA.

sabato 9 marzo 2013

CONTROVELENO

Ricacciato sulla riva dalle tempeste che non è riuscito a superare, scontate corporalmente tutte le pene di cui lo ritennero meritevole gli investiti, i depositari, i paladini della umana infallibilità, il giovine uomo che ogni mattina, appena in piedi, credeva doveroso dar segno di vitalità e coscienza professionale, pensando e quindi compromettendosi, un brutto momento rinuncia alla sua fede nella intelligenza e nella onestà dei responsabili, abbandona ogni proposito di salvezza e di emancipazione, improvvisamente disarma, ripiega su sè stesso, cade in letargo.
Il suo sonno può anche diventare una introduzione alla morte: dipende dalla costituzione del giovine uomo e della sua natura morale. Il suo sonno sovente è appunto il segno iniziale della sua irrimediabile liquidazione, la conferma della sua impotenza. Dopo il periodo più o meno breve, più o meno acuto delle nostalgie, dei rimpianti, delle ribellioni istintive, forse puramente fisiche, quasi il rilassamento dei nervi nelle composte fibre del cadavere caldo, egli si abbandona alla facilità quotidiana di una vita conforme alla comunità delle idee, dei pensieri, delle abitudini, si adatta al comodo vegetare della moltitudine che gli cammina al fianco, si lascia assimilare, un corpo dai mille corpi, una cellula animale in un organismo di animaleschi bisogni e rapporti.
A questo punto è un uomo perduto. Anche se trascina da una giornata all'altra la sua immutata presenza, anche se sa tenersi fedele agli affetti ed alle amicizie, anche se si coltiva e si vigila, la morte che gli si è accosciata nello spirito, tosto o tardi farà sentire il ripugnante odore della lenta decomposizione. Nessuno se ne accorge; ma egli lo sa e lo sanno quelli che ebbero, che hanno, che riavranno l'ossessione inquietante, come un dono di nascita, di riguardare le cose, i fatti, i caratteri umani, con il suo sguardo di serena profondità già illuminato, ora spento senza speranza.
Ha patteggiato con la propria coscienza. Le prime delusioni sulla giustizia e l'equità, sul buon governo della dottrina e della morale, invece di acuire il senso della missione vocativa, l'impegno della responsabilità eletta, hanno fatto breccia nel suo giovine animo.
Poteva ribellarsi o tacere: in tal modo avrebbe, salvando la dignità e l'onore, lasciata aperta una finestra attraverso la quale evadere per riprendere domani la via dei proprii ideali, della propria personalità. Non si è ribellato perchè gli è venuto meno il coraggio, nè si è sentito votato al sacrificio esemplare per la salvezza e la libertà comuni; non ha saputo neppure tacere e serbarsi intatto nei suoi principi per le battaglie future perchè è più facile il compromesso che l'intransigenza e questa è tanto più difficile da applicare a se stessi, quando non ne viene alcun premio immediato, quando le infinite lusinghe della mediocrazia organizzata tentano le nostre debolezze organiche.
Si è aggiogato al carro dei meschini di spirito; mentre il regno dei cieli è soltanto per i poveri perchè la loro miseria è nobile e naturale, una pura vocazione senza mercati.
Ogni sua idea ha un prezzo d'acquisto e di vendita; più non si ascolta pensare; anche se, a giudizio pubblico, è arrivato a qualcosa, ciò dipende dal difetto di quel giudizio, una ipertrofia che immagina irreali grandezze nell'oceano del luogo comune e della frase fatta. Egli è un dettato; mette talvolta i punti e le virgole. Ogni passione soffocata e nascosta. La suprema specialmente, quella impulsiva, incontentabile, gelosa passione per la buona causa, quella che seppe attirargli i più duri, i più cari castighi, i castighi che collaudano e innalzano, diventa nel suo chiuso cuore un amore tranquillo, un ideale casalingo, il ricordo di una tentazione, un ricordo senza trepidazione e senza luce.

Ma qualcuno non si lascia morire;
qualcuno non si lascia contrattare;
qualcuno non disarma e ritorna, ritorna sempre, dopo ogni delusione, dopo ogni sconfitta,
dopo ogni ferita più ostinato, più duro, più forte con immutati propositi sulle prime linee.
La fede incrollabile di un ingenuo sperduto nell'angolo di provincia, una fede che canta e piange,
che accende di inguaribile speranza nella intelligenza e nella bontà degli uomini, le albe, i meriggi
e i tramonti della nostra tormentosa giornata.
Una fede che paga in contanti, di persona, fino in fondo.

                                                                                           Fidia Gambetti, 1942.

giovedì 7 marzo 2013

L'UOMO E LA SCIMMIA




L'omo disse a la scimmia :
-sei brutta, dispettosa ;
ma come sei ridicola !
Ma quanto sei curiosa !
Quann'io te vedo rido :
rido nun se sa quanto !...-

La scimmia disse : - Sfido !
T'arrissomijo tanto !....-

                                                     TRILUSSA
                                    

martedì 5 marzo 2013

IL GREGARIO

Filastrocca del gregario
corridore proletario,

che ai campioni di mestiere
deve far da cameriere,

e sul piatto, senza gloria,
serve loro la vittoria.

Al traguardo, quando arriva,
non ha applausi, non evviva.

Col salario che si piglia
fa campare la famiglia

e da vecchio poi si acquista
un negozio da ciclista

o un baretto, anche più spesso
con la macchine per l'espresso.

                                                    Gianni Rodari
                                                    filastrocche in cielo e in terra
                                                    Torino, Einaudi, 1960. 

domenica 3 marzo 2013

IL FANTACALCIO


                                           F.C. LIMBIATE 2016
                                         


Dopo serata un po' complicata
tra lardo,salami,Chianti e schiacciata,
affronto la branda per lunga nottata
ma iniziano incubi, digestione rallentata!
Dormo, e squadra del cuore sogno beato,
ma volti mi appaiono e son già sudato,
magnesia Brioschi per digerire
ma volti ritornano
e non riesco più a dormire.
E mentre rigiro e  non dimentico apparizione
sento voce in lontananza che mi legge formazione: ......
.............DE CESCHINIS.....DALONOV..........SCHIEPPATINHO.......
.............FELTOTTI.......LAMELAVERDE.....ROMERO.....................
......GUERRAIN.......EL MESTRONEWI.....GIANMESSI........BOVACIC..............

.......NNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO..........

Forse incubo è qualcosa di più,
e forse chissà.........
premonizione di quel che sarà !
Ma un volto resta ancor sconosciuto
e voce in lontananza l'ha taciuto,
per alimentare forse mistero
a quest'ora del mattino
non distinguo piu' il vero.
Mi son risvegliato o mai addormentato
su volti e formazione
per far dichiarazione :

"Signori del calcio appassionati
vi presento gli atleti convocati,
per costruzione politica formazione
che solo immaginarla scatena depressione.
Ma segnali sono evidenti
ai tifosi di tutti gli schieramenti
che è in fase di preparazione
squadra da comunal competizione.
Dall'attacco alla difesa
tenteranno loro impresa,
dalla difesa all'attacco
messi insieme "sono un PACCO "!!!!!


                                                               CONTROPENDENZA