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martedì 2 aprile 2013

IL SEGRETO DI PULCINELLA

Una delle più grandi consolazioni di questa vita è l'amicizia;
e una delle consolazioni dell'amicizia è quella d'avere a cui confidare un segreto.
Ora, gli amici non sono due a due, come gli sposi;
ognuno, generalmente parlando, ne ha più d' uno;
il che forma una catena, di cui nessuno potrebbe trovare la fine.
Quando dunque un amico si procura quella consolazione di deporre un segreto
nel seno di un'altro, dà a costui la voglia di procurarsi la stessa consolazione anche lui.
Lo prega, è vero, di non dir nulla a nessuno; e una tal condizione, chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole, troncherebbe immediatamente il corso delle consolazioni.
Ma la pratica generale ha voluto che obblighi soltanto a non confidare il segreto se non a chi
sia un amico ugualmente fidato; il segreto gira e gira per quell'immensa catena, tanto che arriva
all'orecchio di colui o coloro, a cui il primo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai. Avrebbe però ordinariamente a stare un gran pezzo in cammino, se ognuno non avesse che due
amici: quello che gli dice, e quello a cui ridice la cosa da tacersi.
Ma ci son degli uomini privilegiati che li contano a centinaia; e quando il segreto è venuto a uno di questi uomini, i giri divengon sì rapidi e sì molteplici, che non è più possibile seguirne la traccia.


                                                                                             ALESSANDRO MANZONI.

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