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lunedì 16 settembre 2013

UMANO ARDIR



Umano ardir, pacifica
filosofia sicura,
qual forza mai, qual limite
il tuo poter misura ?

Rapisti al ciel le folgori,
che, debellate, innante
con tronche ali ti caddero
e ti lambir le piante.

Frenò, guidato il calcolo
dal tuo pensiero ardito,
degli astri il moto e l' orbite,
l'olimpo e l'infinito.

Svelaro il volto incognito
le più rimote stelle,
ed appressar le timide
lor vergini fiammelle.

Del sole i rai dividere,
pesar quest' aria osasti ;
la terra , il foco, il pelago,
le fere e l' uom domasti.

Oggi a calcar le nuvole
giunse la tua virtute ;
e di natura stettero
le leggi inerti e mute.

Che più ti resta ? Infrangere
anche alla morte il tèlo,
e della vita il nettare
libar con Giove in cielo.


                                                       Vincenzo Monti.

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