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mercoledì 22 maggio 2013

LA MIA LIBRERIA IN CAMPAGNA (autobiografia di un ciliegio)

Ero ciliegio: cento aprili e cento
i miei rubini maturai: dal suolo
dopo lunga tenzon sterpommi il vento,
e alle mani passai del legnaiuolo.

Poi, legato, piallato, ebbi ornamento
di vernici e di vetri: or uno stuolo
di morti che immortale hanno l'accento
alla polve e de' topi al dente involo.

Guardo Oméro, Platone, Orazio e Dante;
dell'onor che m'è fatto e del riposo
invidia avranno più superbe piante.

Io, se il destin mi ridonasse un'ora
della mia gioventù, volenteroso
andrei coi venti ad azzuffarmi ancora.


                                                                              Giacomo Zanella.

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