Strepitando vien giù candida e bella;
batte il suol, tronca i rami, il cielo oscura,
e nelle grigie vie sonante e dura
picchia, rimbalza,rotola, saltella;
squassa le gronde, i tetti alti flagella;
sbriciola sibilando la verzura;
ricasca dai terrazzi e nelle mura
s'infrange,e vasi e vetri urta e sfracella;
e per tutto s'ammanta e tutto imbianca;
ma lentamente l'ira sua declina,
e solca l'aria diradata e stanca:
poi di repente più maligna stride.
Poi tutto tace, e sulla gran ruina
perfidamente il ciel limpido ride.
Edmondo De Amicis.
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